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consultazione sugli accordi bilaterali III
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Gli accordi garantiscono all'industria tecnologica svizzera fortemente orientata all'esportazione (industria metalmeccanica ed elettrica e settori tecnologici correlati) un accesso privo di ostacoli al mercato di vendita europeo - con il 55% di gran lunga il più grande - e rafforzano la certezza del diritto. Inoltre, i Bilaterali III tengono adeguatamente conto degli interessi dell'industria nella cooperazione per la ricerca e nella sicurezza dell'approvvigionamento elettrico. Resta tuttavia fondamentale preservare il mercato del lavoro liberale. La misura 14 sulla protezione contro il licenziamento deve quindi essere adattata.
Dopo circa quattro anni esplorativi e di negoziati, il 13 giugno 2025 il Consiglio federale ha sottoposto a consultazione il pacchetto die Bilaterali III. Il pacchetto garantisce il miglior accesso possibile al mercato unico europeo e crea una base sostenibile a lungo termine per le relazioni con l'UE. Per l'industria tecnologica svizzera, l'accesso privo di ostacoli al mercato unico dell'UE, il più importante mercato di vendita con una quota del 55% e un importante bacino di manodopera, è fondamentale.
Bilaterali III: I vantaggi prevalgono chiaramente
Oltre ai vantaggi economici, nella sua risposta alla consultazione Swissmem sottolinea anche i miglioramenti istituzionali del pacchetto di accordi e le opportunità che un accordo sull'energia elettrica comporterebbe. Tra l'altro, Swissmem esprime invece critiche su alcuni aspetti dell'accordo modernizzato relativi alla libera circolazione delle persone. Viene inoltre chiaramente respinta la misura 14 dell'attuazione della politica interna. La Svizzera ha negoziato bene e ottenuto molto. Sebbene l'euforia sia fuori luogo, dal punto di vista dell'industria di esportazione e delle sue aziende i vantaggi prevalgono chiaramente. Il percorso bilaterale prosegue con successo grazie agli accordi bilaterali III.
Libera circolazione delle persone: garantire l'immigrazione nel mercato del lavoro, severità politica in materia di immigrazione sociale e abusi
La Svizzera ha ottenuto grandi risultati anche nei negoziati sulla libera circolazione delle persone. La migrazione rimane prevalentemente limitata all'attività lavorativa. Sulla base del diritto penale rimane ancora possibile l'espulsione dal Paese. È stata inoltre mantenuta la procedura di registrazione per i soggiorni brevi motivati da ragioni economiche. La Svizzera ha tuttavia dovuto fare delle concessioni per quanto riguarda i permessi di domicilio, elemento che può anche comportare maggiori spese sociali. Questo rende ancora più importante la clausola di salvaguardia, che consente alla Svizzera di limitare temporaneamente l'immigrazione eccessiva in caso di gravi problemi economici o sociali, anche contro la volontà dell'UE. In secondo luogo, la Confederazione e i Cantoni devono massimizzare e persino estendere il margine di manovra nel settore dell’asilo. L'immigrazione di lavoratori urgentemente necessari e desiderosi di integrarsi non deve essere ostacolata o addirittura resa impossibile da problemi in altri ambiti migratori.
Accordo sull'energia elettrica: fornitura di energia elettrica sicura e a costi vantaggiosi sul lungo periodo
Il nuovo accordo sull'elettricità consente alla Svizzera di collegarsi al mercato interno europeo dell'elettricità, rafforza la sicurezza dell'approvvigionamento e migliora la prevedibilità dei flussi transfrontalieri di elettricità. Per l'industria tecnologica svizzera, l'accordo è di importanza strategica. Apre il mercato dell'elettricità - pur mantenendo la libera scelta -, consente un uso ottimale dell'energia idroelettrica e tende a ridurre i prezzi dell'elettricità.
Attuazione a livello nazionale: mantenere il livello di protezione dei salari, ridurre la misura 14 ad un livello accettabile
Per quanto riguarda le misure di politica interna, le parti sociali hanno già concordato un pacchetto di protezione dei salari nel marzo 2025. Le misure da 1 a 13 in esso contenute garantiscono efficacemente la protezione dei salari senza interferire con il mercato del lavoro liberale. Swissmem sostiene quindi il pacchetto finché rimane parte integrante del processo politico. Tuttavia, la misura aggiuntiva 14 proposta dal Consiglio federale per estendere la protezione contro il licenziamento per fino a 35’000 rappresentanti dei lavoratori eletti va chiaramente oltre il limite. È necessario ridurla a un livello accettabile. Swissmem è pronta a collaborare in modo costruttivo per trovare una soluzione equilibrata.
Contributi di coesione: il prezzo dell'accesso al mercato UE è accettabile
Infine, gli accordi bilaterali III e quindi l'accesso sicuro e migliorato al partner economico e di valore più importante hanno un prezzo: i contributi di coesione aumenteranno nel tempo fino a circa CHF 40 all'anno per abitante. Swissmem lo ritiene tuttavia accettabile.
Horizon Europe rafforza la capacità innovativa - Erasmus+ con troppo poco valore aggiunto
Per Swissmem, la piena associazione della Svizzera al programma di ricerca dell'UE Horizon Europe è di estrema importanza. Circa un quarto dei progetti finanziati va a beneficio delle PMI svizzere, dando loro accesso a competenze, reti e mercati dell'innovazione. Swissmem è invece contraria alla partecipazione a Erasmus+. Rispetto alla soluzione svizzera esistente, il valore aggiunto dell'associazione è troppo modesto a fronte di costi nettamente più elevati.
