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L'iniziativa della Gioventù Socialista distrugge le aziende familiari: Swissmem raccomanda di votare no

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Interlocutore  Noé Blancpain Noé Blancpain
Responsabile della divisione "Comunicazione e Public Affairs"
+41 44 384 48 65 +41 44 384 48 65 n.blancpainnoSpam@swissmem.ch
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Durante la riunione dell'8 maggio 2025, il Comitato di Swissmem ha deciso all'unanimità di respingere l'iniziativa della Gioventù Socialista Svizzera (Giso) per un'imposta sulle successioni e si sta ora preparando per un'importante campagna referendaria. L'iniziativa distruggerebbe le aziende familiari e causerebbe enormi perdite fiscali: va respinta con forza. Il Comitato di Swissmem ha anche discusso le ripercussioni dei dazi statunitensi sull'industria tecnologica svizzera. L'associazione continua a informare e consigliare intensamente i propri membri per sostenerli in questo periodo difficile.

La Gioventù Socialista Svizzera (Giso) vuole introdurre un'imposta di successione del 50% sui patrimoni superiori a 50 milioni di franchi. Questo porterebbe di fatto all'espropriazione di numerose PMI a conduzione familiare. Molte di queste PMI sono state costruite nel corso di generazioni dalle famiglie proprietarie, offrono decine di migliaia di posti di lavoro e pagano le tasse in modo affidabile. In caso di accoglimento dell'iniziativa, queste aziende si vedrebbero costrette a vendere la propria attività, probabilmente all'estero, al fine di poter pagare la nuova imposta di successione. Ne conseguirebbero trasferimenti e ingenti perdite fiscali, che ricadrebbero principalmente sulla classe media. Swissmem respinge questa iniziativa radicale e la combatterà con veemenza.

Scambio di opinioni sui dazi doganali statunitensi

Con il 14,8%, gli Stati Uniti rappresentano per importanza il secondo mercato di sbocco per l'industria tecnologica svizzera (dopo l'UE con circa il 55%). L'introduzione di dazi supplementari del 31% colpirebbe duramente le imprese, che già da tempo si trovano in una situazione economica difficile: se i loro prodotti non sono indispensabili, le aziende rischiano di perdere un importante mercato di sbocco. Nonostante la riduzione al 10% dei dazi supplementari per un periodo di 90 giorni, vi sono già stati annullamenti o la sospensione di commesse. Ad aggravare la situazione contribuisce anche l'incertezza globale dovuta alla situazione poco chiara.

La politica è chiamata all'azione – Swissmem sostiene le aziende associate

Oltre alle attività diplomatiche volte almeno ad attenuare i dazi doganali, la politica svizzera è chiamata ad agire su due altri fronti: da un lato occorre facilitare l'accesso ad altri mercati grazie a nuovi accordi di libero scambio e dall'altro aggiornare i trattati esistenti. Sul piano interno è invece necessario ridurre con determinazione la burocrazia e abbassare i costi per eliminare gli ostacoli alle aziende. Swissmem chiede inoltre la proroga a 24 mesi del lavoro ridotto, al fine di garantire la sicurezza nella pianificazione ed evitare licenziamenti.

Le oltre 1400 aziende associate a Swissmem hanno un grande bisogno di informazioni e di consulenza. L'associazione dell'industria tecnologica offre alle aziende un supporto completo: 

  • con webinar regolari con oltre 400 partecipanti ed esperti nazionali e internazionali;
  • con documentazione scritta dettagliata nell'Extranet
  • con chiarimenti individuali sull'impatto sulle singole categorie di prodotti o rispondendo a domande, ad esempio sulla gestione delle operazioni doganali
  • con consulenza in materia di diritto del lavoro per domande relative alla riduzione dell'orario di lavoro o ai licenziamenti
     

Per ulteriori informazioni contattare: 

Noé Blancpain, Responsabile Comunicazione e Public Affairs
Tel. +41 44 384 48 65 / Cell. +41 78 748 61 63
e-Mail n.blancpainnoSpam@swissmem.ch

Philippe Cordonier, Responsabile Svizzera romanda
Tel. +41 44 384 42 30 / Cell. +41 79 644 46 77
e-Mail p.cordoniernoSpam@swissmem.ch 

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Ultimo aggiornamento: 08.05.2025